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EDITORIALE

  

Strade e città

Che la mobilità sia un fenomeno esteso e, per di più, in rapido incremento è fuori discussione. Che la maggior parte delle persone e delle merci viaggino prevalentemente su autoveicoli è un altro punto fermo (con tutte le conseguenze che ben conosciamo, dalla congestione delle arterie di scorrimento all’inquinamento dell’aria che respiriamo). Tuttavia il dinamismo è legato alla modernità, e ben pochi di noi sarebbero disposti a rinunciare alla disponibilità di infrastrutture che garantiscano una potenziale, piena libertà di movimento.

Di strade, dunque si tratta. Perché prima del trasporto aereo, prima del treno, prima di qualsiasi tipo di servizio di trasporto organizzato, tutti noi ci aspettiamo di poter circolare con la nostra automobile su un’efficiente rete di strade. Sulle lunghe e medie distanze, ma anche all’interno delle nostre città.

Proprio al tema della relazione fra strade e città è dedicato questo numero della nostra rivista.

Siamo di fronte a un conflitto-simbolo del nostro tempo. Ci sono arterie che si insinuano, invadenti, nell’abitato, eppure sono ormai parte del paesaggio urbano, al punto da divenire segni irrinunciabili: accade a Roma ma anche, per esempio, a Genova. La progettazione di un nuovo sistema di viabilità costituisce una sfida tremenda ma ricca di fascino: ed ecco la città di Barcellona, dove sono stati compiuti interventi esemplari per la vastità concettuale del disegno.

Ma il nostro sguardo non può trascurare gli spazi “altri”, quelli che muoiono, ogni giorno un poco, lungo e sotto i grandi viadotti: dobbiamo accorgerci della loro esistenza e intuirne gli usi possibili. Gli interventi già compiuti (e ormai presenti in molti Paesi) serviranno da stimolo per sconfiggere l’inerzia, estenuante, di casa nostra.

La mobilità è, dunque, il motore della trasformazione irreversibile dei nostri spazi urbani. L’esito del processo sarà soddisfacente se le infrastrutture destinate a garantire una maggiore funzionalità si innesteranno in un disegno davvero aggiornato e consapevole della città contemporanea.

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