La Rivista

 

 

 

 

 

 

EDITORIALE

  

Progettare nell’era del computer

 

 

 

 

Il computer è sempre più presente nella nostra vita, dai videogiochi dell’infanzia a molte relazioni interpersonali dell’attività adulta (aspetti, questi, che fanno riflettere  gli studiosi della psiche e dei comportamenti sociali), ma soprattutto costituisce uno strumento irrinunciabile delle attività professionali, sia nel campo tecnico che in quello creativo. Se, qualche anno fa, un ingegnere delle ferrovie regolava la circolazione  dei treni con strumentazioni di tipo meccanico, oggi affida la gestione della complessità, anche ai fini della sicurezza, a  sistemi informatici controllati da personale altamente specializzato; analogamente, negli studi di architettura, gran parte dei vecchi tavoli da disegno sono stati sostituiti da computer con software sempre più sofisticati e disegnatori che stringono fra le dita non la matita, ma il mouse. Nel caso della progettazione architettonica, i nuovi  strumenti hanno, a loro volta, generato nuove forme, prima non calcolabili e ancor meno costruibili.

Abbiamo voluto dedicare questo numero della nostra rivista proprio al computer come strumento di progettazione, agganciando il tema – secondo la nostra consueta ispirazione multidisciplinare – da diversi punti di vista.

Il primo punto di vista è proprio quello della creatività nel campo dell’architettura. Abbiamo intervistato due esperti per delineare lo scenario attuale, per riconoscere, ma anche analizzare in senso critico, le nuove strutture: per non entusiasmarci del nuovo solo perché nuovo; per rammentare che  strumenti sofisticati non supportati da esperienza possono compromettere la solidità stessa del costruito; per fissare qualche punto fermo in termini di etica del progettare.  Ma guardando con grande interesse ad attività di ricerca avanzata come quelle di Delft, che spalancano nuovi orizzonti, forse, oggi, nemmeno immaginati.

Il secondo punto di vista riguarda il disegno di  infrastrutture di trasporto. Progettare, e quindi anche visualizzare preventivamente, ad esempio, una strada, vuol dire poterla inserire meglio nel paesaggio. Calcolare gli spazi di un nuovo aeroporto mediante modelli di simulazione vuol dire ottenere risultati più soddisfacenti nella futura gestione. Si evolvono rapidamente le soluzioni per centralizzare la gestione e il  controllo dell’esercizio, per esempio,  su una rete ferroviaria metropolitana.

Un altro utile  approccio è dato dalla simulazione economico-finanziaria di un’opera programmata: le potenzialità dell’informatica  si colgono inoltre nelle tecnologie per la rappresentazione del territorio, che valgono da supporto a più consapevoli interventi decisionali sul piano amministrativo.

Negli archivi di architettura stanno già arrivando le prime raccolte di progetti salvati su CD. Si è aperto, dunque,  un capitolo nuovo anche per la conservazione dei documenti, che pone problemi prima inesistenti e impegna gruppi di studio, a livello  internazionale, per definire procedure affidabili per salvare i materiali e renderli consultabili per gli studiosi di domani.

 

 

ArchivioIndietroAvantiHomePage