Binari in città sono quelli
della metropolitana. A Parigi la rete sotterranea è
l'emblema stesso della capitale: con gli imbocchi di fine
Ottocento disegnati da Guimard, con la tecnologia e le
stazioni del modernissimo Météor. Ci interessa il progetto
delle stazioni. In Italia un progetto di alto profilo è
stato quello di Franco Albini per la prima linea milanese.
Le recenti stazioni di Napoli si sono trasformate in musei
d'arte contemporanea, un fatto insolito ma significativo:
finalmente le stazioni sono occasioni di esperienze
culturali, non più luoghi senza valore. Binari in città sono
quelli della ferrovia, che a Torino scompaiono per
consentire di riunificare il tessuto urbano prima diviso,
lasciando spazio a una "spina", un corridoio che comprende
Passante ferroviario, metropolitana e tram.
Una città per decenni
divisa, non dai binari della ferrovia ma dalle vicende
politiche ben note, è Berlino, e l'attuale potenziamento
delle linee di trasporto urbano, metro e tram, diventa il
simbolo della ritrovata unità. Segno, però, anche di
un'amministrazione accorta, che punta sui binari per i
trasporti di massa.
Fra i progetti recenti, è
interessante quello della stazione londinese di Canning
Town, dove convergono ben cinque infrastrutture di
trasporto. E' lo scenario del futuro, quello
dell'interscambio: ogni mezzo di trasporto ha una propria
vocazione e va usato in modo razionale per ottenere il
massimo risultato riducendo costi e inquinamento. A quando
l'applicazione - concreta, non a proclami di occasione - di
questo criterio nelle nostre città letteralmente soffocate
dalle automobili?
Riguardo alle opere
pubbliche, dobbiamo mantenere viva l'attenzione sulla
questione "qualità del progetto". Se ne parla, è vero,
sempre più spesso, ma sempre poco e per lo più solo in
ambito accademico. Su questo tema, che a nostro avviso
rappresenta il segmento più evoluto del rispetto per
l'ambiente, la nostra rivista ha organizzato un Forum a
Venezia. Sono intervenuti qualificati esponenti del mondo
universitario, della committenza, della Soprintendenza.
Punto focale della questione è, come ormai sappiamo, il
concorso. Ma chi e quando deve bandire un concorso? E come
si fa un buon concorso?
Il resoconto del dibattito
potrà servire come promemoria dei problemi ancora aperti. |