La Rivista 

 

EDITORIALE

 

Centri intermodali e periferie urbane

  

Parlare di interporti con riferimento all’architettura e alla costruzione del paesaggio è una scelta insolita. I nodi di interscambio merci sono, infatti, costituiti da fasci di binari, strade, aree di sosta per container; gli edifici sono magazzini e sedi operative di aziende specializzate, dove si cerca la funzionalità, non il risultato estetico. Le infrastrutture sorgono nelle periferie urbane, con le quali intessono relazioni di traffico pesante che richiedono collegamenti ferroviari e, soprattutto, raccordi autostradali, rotatorie, viadotti.

Abbiamo voluto tentare una prima ricognizione storico-tecnica di queste realtà, mettendo a fuoco l’attuale sofisticata organizzazione del trasporto merci. Sono emersi degli spunti inediti, come il progetto di un grande architetto per l’interporto di Nola. Si profilano nuovi bisogni in termini di prestigio delle sedi direzionali. Ma soprattutto, da questa panoramica, si delinea una stretta relazione interporti-città, dato che il trasferimento, sempre più consistente, di Enti, fornitori di servizi o anche di interi scali merci (come nel caso di Verona) libera vaste aree urbane, consentendone la riprogettazione.

Nello scenario europeo  ci soffermiamo sui poli intermodali francesi. Con una divagazione rispetto al preminente tema delle merci, presentiamo la stazione-città di Zaragoza Delicias, che garantisce l’interscambio modale per i viaggiatori.

Proponiamo una riflessione nuova, ma a nostro avviso importante, sull’architettura delle infrastrutture. Perché la nostra civiltà delle mobilità ha bisogno di nuovi linguaggi espressivi, che idealmente si riallaccino, aggiornandola, alla grande storia italiana nel campo delle arti.

E in tema di qualità del progetto architettonico, dopo il Forum a più voci pubblicato nel numero scorso, abbiamo intervistato un protagonista, il presidente del Collegio Nazionale degli Architetti, che delinea un confronto fra l’Italia e gli altri Paesi europei sul piano legislativo e delle pratiche di progettazione in materia di architettura, spiegando gli obiettivi della proposta di Legge Quadro attualmente all’esame del nostro Parlamento.

 

 

 

 

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