Paesaggi Futuri
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Dall’esperienza della rivista Trasporti & Cultura è nata l’idea di un
movimento di sensibilizzazione sul tema del paesaggio.
Punto di riferimento è il
Manifesto
Paesaggi Futuri,
che è stato
letto pubblicamente il 7 maggio 2004 a Venezia, Ateneo Veneto, in
chiusura di un convegno dal titolo “Paesaggio Italia e mobilità”. La
finalità ideale del Manifesto è quella di sottolineare il diritto della
collettività, e il corrispondente dovere degli amministratori della cosa
pubblica, di tutelare il paesaggio e, in senso ampio, la cultura del
nostro paese. È la stessa finalità che ha sempre ispirato la rivista e
le iniziative collegate, dal Premio Trasporti & Cultura ai convegni.
Nel 2010 ha assunto la
denominazione Paesaggi Futuri un
gruppo di studio
interdisciplinare che si dedica allo studio delle trasformazioni
sempre più rapide e radicali che investono la società. Il gruppo è
costituito da professionisti, studiosi, docenti ecc., interessati a
conoscere, a capire, confrontando la propria esperienza professionale e
umana con quella di persone che operano in altre discipline.
Il punto centrale dell’attività del gruppo è il paesaggio. Le
trasformazioni del paesaggio, naturale e urbano, rappresentano lo
specchio di quello che siamo: della nostra sensibilità e
cultura, del nostro senso
morale, del rispetto o meno della cosa pubblica, della capacità di
pensare al futuro. Ma il
termine “paesaggio” si presta anche ad una interpretazione più ampia,
con richiami simbolici che, dall’orizzonte visivo, si possono estendere
all’intero spettro delle percezioni sensoriali e possono scendere nel
profondo della soggettività umana, scavando nelle emozioni, nelle
elaborazioni della mente, nelle esigenze spirituali.
Il Gruppo di studio Paesaggi Futuri svolge attività di confronto e
sensibilizzazione organizzando incontri aperti al pubblico. |