SEZIONE B
PUBBLICAZIONI CHE SAPPIANO
CONIUGARE IL RIGORE SCIENTIFICO
CON L’ORIENTAMENTO ALLA DIVULGAZIONE
L’OPERA SEGNALATA
Titolo Dalla smart city alla smart land
Editore Marsilio, Venezia 2014
LE MOTIVAZIONI
Da anni si parla di smart city, con riferimento prevalente alla tecnologia digitale, capace di rendere la città “intelligente”, ma spesso sfugge la portata della potente e rapida trasformazione in corso, che è anche economica e sociale e investe tutto il territorio. “Non c’è smart city senza smart land”: questa è la tesi portata avanti dagli autori dei due brevi saggi, che prendono avvio da un progetto della Fondazione Fabbri di Pieve di Soligo.Aldo Bonomi parte dalla “Resurrezione” di Piero della Francesca, metafora potente del Rinascimento, sostenendo l’idea che “smart land è l’adattamento al contesto italiano delle piattaforme territoriali del concetto di smart city nella prospettiva della sostenibilità e della green economy”. Idee forti, nella metamorfosi dei territori, sono i concetti di limite, di soft power, di resilienza. Guardando ai temi dell’Expo di Milano, l’autore sintetizza antropologia della terra e tecnica con la formula better land, better city.Dopo aver analizzato, con notazioni a volte sorprendenti, l’essere smart applicato alla città e al territorio, Roberto Masiero afferma la necessità di accompagnare i processi di cambiamento, nella direzione di “collaborare anziché competere, fare sistema anziché dominare, mettere continuamente in relazione”. E ascoltare, perché le logiche smart aprono a nuove forme di democrazia. Si sottolinea anche la capacità degli autori di sottrarre il concetto di smart alla dimensione performativa e propagandistica che esso assume in molti libri e articoli recenti, riportandola alla sua più propria sfera problematica.